Via di Santa Eufemia (R. II - Trevi) (da via 4 Novembre al Foro Traiano)
La via ha preso il nome da una piccola chiesa [1] che era sulla piazza del Foro di Traiano, presso il Palazzo Roccagiovine (già del Gallo). La chiesa, già esistente, nel 1461, sotto il nome di San Bernardino da Siena al Foro, assunse quello di Sant’Eufemia, nel 1598, quando, sotto Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini - 1592-1605), le fu associato un Conservatorio per fanciulle povere ed orfane dette “le zitelle sperse”. La chiesa è stata demolita nel 1812 per gli scavi della basilica Ulpia, durante l’impero Napoleonico. Le povere fanciulle disperse nel periodo della dominazione francese, furono dal 1814 raccolte in altri luoghi.
Sulla via, il fianco di Palazzo Valentini.
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[1] ) La piccola chiesa aveva prossime, in via Marcel de’ Corvi, la chiesetta di S. Lorenzolo ai Monti, precisamente presso il clivus argentarius (via Marforio) detto nel medioevo “Scesa di Leone Proto” e quella dello Spirito Santo presso Macel de’ Corvi. La prima detta pure S. Lorenzo de Ascesa era filiale dei SS. Sergio e Bacco, l’altra, demolita nel primo decennio del 1300, aveva annesso un monastero.
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